Il
cantautore lucano ha musicato i brani del libro del poeta-scultore
Messina
Ancora
successi per il cantautore lucano Antonio Labate. Di ritorno
da Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia, dove ha cantato
alcuni brani della "Odissea - Ultimo atto. Continua l'Odissea
di Omero" di Giuseppe Messina, edita da Armelar MoDiCu,
il Movimento di Divulgazione Culturale promosso dallo stesso
artista siciliano.
Labate
è stato protagonista di "100 mattina",
la popolare trasmissione televisiva in diretta di "Studio
100" di Taranto condotta da Gabriella Casabona
(a destra).
In
telvisione il "menestrello-abasciatore della cultura
lucana nel mondo", come lo ha definito Rossella
Bellinvia - ha riproposto le canzoni cantate in Sicilia,
dove nell'aula magna del Liceo Classico "Luigi
Valli", nella cornice dei bronzi
realizzati
dallo stesso Messina riproducenti scene e momenti
dell'Odissea, ha interpretato alcuni brani del poema
messiniano da lui musicati accompagnando l'attore
Franco Gangemi nella lettura di brani scelti dell'opera,
che è stata presentata dallo storico Santi
Correnti, titolare della cattedra di Storia moderna
presso l'Università degli studi di Catania.
E'
possibile oggi, alla soglia del tremila, che un poeta
possegga ancor lo spirito "omerico"? - ha
detto Santi Correnti nel
presentare il poema - Dante, com'è noto, definì
Omero "Poeta sovrano"; e quindi un re, non
è un re, se non ha dei 'sudditi'. uno di questi
sudditi - ha aggiunto - è Giuseppe Messina, lo
scultore che nella sua Barcellona Pozzo di Gotto ha
creato tante cose belle, non solo nella sua arte specifica,
ma anche nella diffusione della cultura, perché
vi ha istituito il Movimento per la Divulgazione della
Cultura (il noto "Mo.Di.Cu."), che è
un'istituzione veramente benemerita non solo per Barcellona
Pozzo di Gotto, ma per la Sicilia orientale tutta.
Ed
è stato questo scultore-poeta a svelare il
suo affetto per Omero, scrivendo un poema in perfetti
endecasillabi (che non rifuggono dalla rima, il
che gli fa onore) in cui racconta un suo 'sogno
di una strana notte di Natale', facendo rivivere
non solo i personaggi omerici
come
Ulisse o Penelope o Telemaco o Laerte o Tiresia,
ma anche gli dei della mitologia classica, da Zeus
ad Athena, a Poseidone, a Eolo, con un ritmo incalzante
e un racconto affascinante che incatena il lettore,
il quale viene trasportato in un mondo di fiaba
e di leggenda che a cultura contemporanea cerca
invano di soffocare.
"Da
quel bravo artista che è, - ha concluso Correnti
- Giuseppe Messina ha saputo plasticamente creare le figure
del suo poema ' Odissea ultimo atto '. Tali figure sono
divenute le sculture bronzee che illustrano l'opera poetica",
e che, insieme ai canti di Antonio Labate, hanno fatto
da cornice alla presentazione dell'opera messiniana presso
il liceo classico "Luigi Valli" della cittadina
siciliana.